| Ciao a tutti, sono nuovo del forum, e magari a parlare qui di rugby romperò meno in casa.
Per ora l'Italia di Mallet mi è piaciuta molto.Ha dato una visione di gioco basilare ma concreta (un placcaggio così efficace da tutti e 15 non lo avevamo mai avuto).Non perdiamo più tempo nella 22 senza portare a casa nulla.C'è molto da migliorare in campo forse siamo schierati peggio che con berbizier, ma in 2 settimane di allenamenti un centro all'apertura, un mediano di mischia nuovo, nuovo capitano, era impensabile avere già gli automatismi giusti.
Continuano a mancare una mediana di livello internazionale e un estremo all'altezza, ma cresceranno.
Un tributo secondo me però, oltre a Mallet,va dato anche ai suoi predecessori da Jhonstone a ora l'Italia è cresciuta molto, sia nel Fisico che nella testa.
Ero a Roma nel 2000 contro la scozia e ho goduto a vedere quell'esordio, però ho sempre detto agli amici più frettolosi che per arrivare ad un livello veramente alto ci sarebbero voluti 10-15 anni di crescita.
Oggi dopo 8 anni,con una mischia tra le migliori del mondo, giocatori abituati ad allenarsi con i migliori club e a scendere in campo per vincere, e non a farsi fare gli autografi da Dallaglio, Bortolami capitano del Gloucester,Castro idolo inglese, Del Fava Capitano in Irlanda, Parisse, I Bergamasco, Canale, Masi e Dellapè idoli in Francia, i tempi sono sicuramente diversi.
Grazie a Coste, Arancio, Dominguez, Troncon, Giovannelli, Francescato &Co.
Adesso siamo molto più maturi e i risultati arriveranno per forza.
Ero anche al millenium quando abbiamo pareggiato e vorrei tanto rivedere le facce dei Gallesi (onore a loro)al Pub che ho visto allora
magari anche meno compiaciuti.
Continuiamo così
Avanti Italia
P.S.
per l'editore del Giornale che venga a fare una partitella prima di parlare
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